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CS#8 - Recupero, manutenzione e gestione fluviale sostenibile in Italia

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Questo caso di studio è costituito da un sito dimostrativo. Non ha alcun sito follower.

 

DS#8 - "Venice" (Italy)

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Ubicazione

Il sito dimostrativo, ricompreso nel bacino scolante della Laguna di Venezia, si trova nella Regione Veneto, nel nord-est dell'Italia. L’area coinvolta è caratterizzata da un uso prevalentemente rurale/agricolo (tipologia biogeografica: continentale). 

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© Sebastiano Carrer. La rete idrografica del bacino scolante nella Laguna di Venezia. Blu: fiumi che scorrono all'interno della laguna; Rosso: ambito di competenza del Consorzio di Bonifica “Acque Risorgive. 

Description of area

Descrizione dell'area

La Regione Veneto è al 2° posto in Italia per consumo di suolo e negli ultimi anni è sempre più colpita da esondazioni fluviali, siccità e perdita di biodiversità. La manutenzione delle sponde dei fiumi è una pratica fondamentale per il buon funzionamento della rete di bonifica. Il deflusso delle acque, soprattutto nelle zone dove il livello dell'acqua è molto variabile, erode gli argini e crea frane all'interno dei canali. Queste frane depositano il materiale eroso sul letto del fiume e riducono così la capacità di deflusso dell'acqua dei canali. In caso di precipitazioni estreme, ciò può portare a straripamenti e inondazioni delle aree circostanti. Il mantenimento degli argini viene attualmente effettuato utilizzando infrastrutture rigide e procedure insostenibili. Tali pratiche richiedono l'estrazione, il trasporto e l'installazione di rocce e pietre provenienti dalla regione alpina e comportano un irrigidimento della sponda del canale. CBAR gestisce circa 2300 km di corsi d’acqua nel bacino idrografico della Laguna di Venezia. Nel periodo 2018-2022, le attività di manutenzione hanno richiesto l’impiego di circa 37,5 kT/anno di materie prime. 

  

Nel contesto del sito dimostrativo, le frane lungo le sponde dei canali rappresentano un problema ricorrente che richiederà interventi di manutenzione nel prossimo futuro. In questi particolari contesti, c’è l’opportunità di testare e sperimentare un nuovo approccio più sostenibile e basato sulla natura per la manutenzione delle sponde fluviali. Oltre alla gestione del fiume, l’intervento è particolarmente rilevante anche per la valorizzazione della biodiversità e il ripristino degli habitat naturali. 

 Marco Cavallo, Sebastiano Carrer – own pictures                                          Vittore Negretto – made with QGIS

© Marco Cavallaro, Sebastiano Carrer                © Vittore Negretto – realizzato con QGIS

Climatic

Sfide climatiche

Le proiezioni climatiche suggeriscono che l’area potrebbe essere soggetta a cambiamenti significativi – legati principalmente all’aumento delle temperature – che potrebbero addirittura motivarne l’inclusione nella regione biogeografica del Mediterraneo. Pertanto, molteplici tipi di impatti potrebbero interessare la regione. I dati storici disponibili per la Regione Veneto (1993-2022) suggeriscono una notevole e crescente variabilità annua degli eventi piovosi, sebbene le variazioni delle precipitazioni totali non siano statisticamente rilevanti. Si prevede che le precipitazioni estreme (95° percentile) aumenteranno in uno scenario ad alte emissioni (RCP 8.5) dal +60 al +80% nelle zone costiere e dal +80 al +140% nelle zone alpine entro il 2100. Si prevede che questa tendenza genererà crescente erosione delle sponde dei fiumi (a causa di precipitazioni più variabili e più intense) e un crescente rischio di inondazioni. Inoltre, la temperatura dell’aria sta aumentando a seguito del generale riscaldamento globale. I dati regionali storici suggeriscono una tendenza al riscaldamento di 0,57° per decennio (1993-2022) e tutti gli scenari mostrano costantemente un ulteriore aumento della temperatura per questo secolo. Infine, la biodiversità locale è minacciata da diverse pressioni antropiche (agricoltura, urbanizzazione, inquinamento), a cui si aggiunge la pressione esercitata dai cambiamenti climatici (cambiamenti di temperatura e disponibilità di acqua). 

Planned activities

Attività previste

La continua manutenzione dei fiumi è il primo presupposto per evitare frane lungo le sponde, di conseguenza rappresenta una tipologia di misura fondamentale per evitare l'allagamento dei territori. Un flusso d’acqua adeguato e regolare nella rete può anche mitigare il rischio di carenza idrica per l’agricoltura. L’aumento delle temperature, infatti, non influisce solo sulla frequenza degli eventi estremi di temporali e siccità, ma determina anche un aumento della domanda idrica delle colture. La rivegetazione contribuirà a diminuire il rischio di perdita di biodiversità e aumenterà il potenziale di connessione ecologica con altre aree verdi. 

Nel DS#8 saranno implementate e monitorate due tipologie di NBS: (1) manutenzione “gentile”, (2) riduzione della pendenza e impianto di vegetazione. 

NBS1: Manutenzione “gentile” 

Questa soluzione è mirata a garantire un regolare deflusso idrico e può contribuire in una certa misura alla prevenzione dell'erosione. Essa consiste nel mantenere alla base delle sponde una fascia con vegetazione erbacea intonsa. 

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NBS2: Riduzione della pendenza e ri-vegetazione 

La seconda NBS sarà utilizzata nei tratti del fiume dove sono già presenti frane. Verranno implementate una serie di attività: 

  • Ripristino e manutenzione del fiume. Il nucleo della NBS consisterà nella transizione da una gestione delle sponde con infrastrutture rigide a una gestione verde. Il nuovo approccio eviterà l'uso di rocce e sassi, favorendo invece l'allargamento del letto del canale e modellando sponde meno ripide. 

  • Vegetazione. Il trapianto e la ri-vegetazione delle sponde aiuterà anche il consolidamento del suolo e ridurrà il rischio di frane, contribuendo allo stesso tempo ad aumentare la biodiversità. 

  • Rafforzamento delle competenze. I lavoratori del settore verranno formati affinché siano in grado di adottare l'approccio proposto. Ciò si tradurrà nello sviluppo di nuove competenze e nella formazione di lavoratori qualificati. 

  • Consapevolezza sociale. Verrà avviato un dialogo con cittadini e proprietari terrieri. In particolare, le associazioni degli agricoltori dovrebbero essere coinvolte come importanti parti interessate.

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Monitoraggio. Questa attività è fondamentale per valutare i progressi del processo di implementazione della NBS nonché l’efficacia e l’impatto dell’approccio. Pertanto, durante tutto il corso del progetto, verranno studiati indicatori appropriati e poi selezionati per il monitoraggio. 

I parametri di monitoraggio faranno riferimento sia al campo ambientale che a quello sociale. 

I parametri ambientali tracceranno i cambiamenti nella biodiversità, nell'idrologia e nella geomorfologia. I parametri sociali incorporano indicatori di rafforzamento delle capacità e di accettazione sociale. 

Ambition

Ambizioni

Ambizione durante il progetto 

La NBS sarà operativa probabilmente alla fine del secondo anno. La conoscenza che sarà acquisita nel corso della procedura di acquisizione del terreno farà parte dei risultati che contribuiranno a definire il valore aggiunto del progetto. Inoltre, il monitoraggio dell'evoluzione del sito per almeno un paio d'anni fornirà evidenze scientifiche in relazione all'efficacia della misura ed i lavoratori del settore avranno acquisito un nuovo know-how. Infine, la soluzione sarà stata discussa con diverse parti interessate, principalmente associazioni di agricoltori, aumentando così l’accettazione sociale delle NBS implementate.  

 

Ambizione dopo il progetto 

Le NBS implementate continueranno la loro funzione e l'ente preposto alla manutenzione continuerà a svolgere tale compito, anche al fine di monitorare la frequenza necessaria alla manutenzione anche nel medio-lungo periodo. 

Team

Partner coinvolti

  

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